L'appuntamento al quale non dovevi venire

Haruka si stava letteralmente precipitando per le strade della città alla ricerca di quel maledetto ristorante, e mancavano una manciata di minuti alle 12.

La verità è che inizialmente era decisa a non presentarsi all'appuntamento e infischiarsene, ed era stata convinta fino a nemmeno 10 minuti fà, adesso invece le venivano mille dubbi su quel ragazzo; aveva dei poteri in fondo, magari era un demone? O almeno sapeva qualcosa sui Demoni e le Ombre?

Dopotutto si trattava solo di parlare, non poteva mica attaccarla di nuovo in un ristorante, se poi ricominciava a fare il pazzo e a dire cose strane poteva semplicemente alzarsi e andarsene, che aveva da perdere?

Odiava chiedere informazioni, ma non vedendo cartine, fermò una persona e le chiese delle informazioni su dove fosse il ristorante - quello scemo poteva anche spiegarsi meglio, mica era del posto - e dopo poco lo trovò.

Un orologio all'entrata la informò che erano esattamente le 12 e un minuto.

Sarà andato già via? si guardò intorno scostandosi i capelli dalla fronte

Mi ringrazierai, per averti aspettato. Scoprirai che anche un solo minuto è prezioso, in questo mondo frenetico....
Le tue ali...sono scomparse prima di riuscirti a farti arrivare in tempo?

Era seduto al bancone del ristorante, e giocherellava con un piccolo bicchiere da sakè vuoto. Non si era neanche voltato per guardarla.
In fondo però era una buona cosa che era venuta all'appuntamentom, anche se non ci sperava più di tanto.

Sentendo la sua voce provò contemporaneamente sollievo e fastidio, forse una parte di lei sperava che non ci fosse più in realtà.

Le tue ali...sono scomparse prima di riuscirti a farti arrivare in tempo?

Diede un rapido sguardo in giro, nervosa per quelle parole, ma il locale era abbastanza pieno e nessuno si curava di loro due.

Direi di si sbottò dopo essersi avvicinata e seduta nel posto accanto a lui

Comunque aggiunse scocciata un minuto non è proprio ritardo, mi sono persa in questa specie di labirinto in cui vivete e chiamate città...

Certo, viviamo....come se tu fossi totalmente estranea a questo mondo.
Ma bando alle ciance...

Spiegò che esisteva un'organizzazione che raggruppava gli esseri umani con abilità particolari, spiegò che si chiamava MC Guild e che lui ne era membro, da un bel pò di mesi, ormai. Lo scopo della MC era quello di prevenire che eventi sovrannaturali potessero nuocere alla sicurezza dell'intera città.
Gli piaceva darsi da fare.

Io comunque sono Dominic. Ieri mi trovavo al parco perchè dovevo indagare su quello strano caso di "pietre volanti". Non le avevo incantate io, anzi, ieri ho proveduto a bloccare quelle di quell'area in ti trovavi. Sono un telecinetico, il mio potere mi permette di interagire e spostare tutto quello che si trova attorno a me.

Le spiegò che non era finita, e che quello strano caso era il frutto di un maleficio invocato tramite cerchio magico. Quello stesso cerchio magico di cui le aveva chiesto, quando pensava che fosse lei la responsabile.

Ora, dopo che mi avrai spiegato cosa sei, ti farò la mia proposta.

E attese pazientemente la sua risposta. Forse del resto era umana, perchè non riusciva ad avvertire alcunchè di demoniaco in lei.

Certo, viviamo....come se tu fossi totalmente estranea a questo mondo.

Tzè pensò sarcastica Sorvoliamo su questo punto che è meglio...

Il ragazzo disse di chiamarsi Dominic e le parlò di un organizzazione e sul lavoro che faceva riguardo alla sicurezza dalle forze malvage e roba varia tra cui il fatto delle pietre volanti dell'altro giorno, era un maleficio aveva detto?

Quindi era tra quelle persone che combattevano i Demoni e le Ombre, forse non era esattamente quello che cercava...

Ora, dopo che mi avrai spiegato cosa sei, ti farò la mia proposta. disse ad un tratto

Eh? fece guardandolo come a dire "cosa ti sembra che sia?", ma del resto bisognava considerare chel'aveva vista con un paio di ali, non ne poteva venire fuori mentendo del tutto...

Ma doveva fare attenzione a quello che diceva, non era la persona adatta a cui confessare di avere un potere demoniaco...

Ok, diciamo... disse evitando di guardarlo negli occhi e fissando fuori dalla finestra con più naturalezza possibile Diciamo che ho il potere di evocare le cose, e intendo, le più svariate cose, anche un paio di ali come hai potuto capire, l'unica condizione... disse aprendo la borsa e mostrando qualche schizzo di sfuggita è che io la disegni prima.

E la chiuse così, era meglio non entrare troppo nei particolari

Stese un po di tempo in silenzio, riflettendo su possibili collegamenti tra i libri e i poteri della ragazza, ma non gli venne in mente nulla.
Era un potere particolare, forse unico nel suo genere.

E...questo tuo potere....sapresti renderlo utile per riuscire ad individuare il cerchio del maleficio?

Non era suo solito agire in squadra, ma vista la situazione venutasi a creare per via della missione, dovette rivederne le condizioni.
L'individuazione di cose così nascoste non era proprio il suo punto forte in campo sovrannaturale. Meglio se avesse avuto manforte, e sentiva che quella ragazza potesse essergli utile.

Ci fu un momento di silenzio, il ragazzo sembrava riflettere sulle sue parole, come se stesse studiando il tipo di potere che aveva descritto; poi parlò

E...questo tuo potere....sapresti renderlo utile per riuscire ad individuare il cerchio del maleficio?

Voleva una mano?

Si prese un pò di tempo per rispondere Bhe non lo so disse alla fine Non so nemmeno come sia fatto questo cerchio di cui parli, è un qualcosa di materiale, che si può vedere?

Cercò le parole più semplici e meno tecniche per spiegare cosa fossero i cerchi rituali.

Il cerchio magico è un rituale pagano che ha origini molto antiche. Troviamo traccie che ci arrivano dai tempi dei babilonesi e dai tempi dei maghi cerimoniali del Medioevo con ragioni e pratiche diverse.
L'obiettivo comune era di creare con l'energia della mente uno spazio immaginario che dividesse il mondo del soprannaturale da quello materiale per facilitare la concentrazione, la sacralità del rituale e la comunione con le divinità.
Negli ultimi secoli, con lo sviluppo e l'evoluzione della magia, specialmente quella nera, i cerchi magici sono venuti ad avere anche funzioni diverse: portali d'invocazione, aree di protezione o infestazione - dell'area, ovviamente, all'interno del cerchio - e sigilli di maledizioni.
L'ultimo dell'elenco è il modello di cerchio che fa al nostro caso. Il cerchio è un sigillo che sta lentamente stravolgendo l'equilibrio magico del parco. Di solito questo tipo di cerchi sono piccoli, ma emanano una lieve luminescenza e per questo sono spesso nascosti.

Spiegò inoltre che questo tipo di cerchio si attivava al tramonto e cessava il suo effetto quando la luna era alta in cielo. Ciò significava che era possibile individuare il cerchio solamente in quel lasso di tempo.

Aspettò che il discorso finisse.

Ho capito disse alla fine

Non era nei suoi piani aiutare questo tipo di persone, ma alla fine era forse l'unico modo per avvicinarsi al mondo sovranaturale che stava cercando...

Bhe, disse indifferente non ho esattamente un potere che può "trovare" le cose, ma credo di poterti aiutare, in fondo, il parco è grande e in due lo si esplora prima, senza contare che posso anche mettermi di nuovo a volare volendo...

E aspettò una risposta

Haruka aveva accettato di aiutarlo e questo era decisamente un passo avanti.
Finita la missione avrebbe valutato l'idea di proporle di entrare nella Guild...voleva prima capire anche un minimo in più che tipo di persona fosse.
Si alzò, poggiò i soldi del conto sul bancone e fece cenno alla ragazza di seguirlo.

Credo che volare non sia una buona idea per questa missione: meno ci esponiamo, meglio è. Credo sia il momento che tu inizi a pensare a un nuovo disegno che possa essere per stasera.

Il suo portamento lento, il suo tono di voce pacato lo facevano sembrare, spesso e volentieri, un tipo che otteneva sempre per capriccio tutto ciò che voleva. Gli davano l'aria da nobile che tanto avrebbe voluto nascondere agli occhi di tutti.

Il ragazzo pagò e si alzò facendole un cenno di seguirlo con aria altezzosa.

Haruka non si mosse dalla sedia e lo guardò male

Cos'era quel segno? Ti sembro un cane? disse scocciata

Non aveva mai sopportato le persone che le davano ordini, le ricordavano troppo suo padre. Perciò incrociò le braccia e disse Che tipo di disegno?

Non le aveva dato alcun ordine. Iniziava a pensare che fosse una ragazza esagerata nei modi, ad elaborare tutto ciò che le stesse attorno.

Se preferisci rimanere qui fai pure, io vado via.

Poi alla domanda della ragazza si voltò.

L'artista sei tu, la fantasia nel disegnare dovresti averla.

E quasi ironicamente si inchinò e con il braccio fece cenno in modo che Haruka lo precedesse nell'uscire, come di solito fanno i maggiordomi.

Quando il ragazzo fece l'inchino davanti la porta Haruka si alzò e e gli passo avanti uscendo dal locale con un sorriso sarcastico in faccia.

Va bene, vedrò cosa posso fare disse guardando di nuovo l'orologio dell'entrata, non era passata nemmeno un ora, Allora ci vediamo di nuovo al parco quando il sole tramonta, giusto?

Dominic era infastidito dal caratteraccio di Haruka, tuttavia cercava di non mostrarlo troppo.
Aveva ottenuto ciò che voleva, anche se qualcosa in lui gli suggeriva di stare in guarda e di non fidarsi troppo, né per quanto riguarda la missione e quindi le abilità di Haruka, né per quanto riguarda il suo ingresso nella Guild.

Uscì subito dopo Haruka e girò a destra, diretto verso la sua abitazione. Haruka nel frattempo chiedeva conferma dell'appuntamento per la missione.
Dominic si limitò ad alzare la mano in segno di saluto, senza nemmeno voltarsi.