Quant'è bello volar sull'isolotto dell'albero sacro...

Arrivato sopra il parcheggio dell'ospedale inclinò leggermente l'isolotto per atterrare. Seppur preciso, l'atterraggio fu un pò movimentato e Dominic rischiò di cadere fuori.
Come se non bastasse fece male i conti e i fantasmi li avevano seguiti anche li.
Aveva due possibilità di salvezza.
Provare a combatterli usando i 3 amuleti, o contattare la Guild e aspettare che arrivasse qualche esorcista.

Dannato io e la mia natura da salvatore.

una volta atterrato l'albero cercò di alzarsi, con scarsi risultati... ma li gli alberi volavano tutti quanti? ...
guardò l'edificio con aria sbigottita... era mai possibile l'orribile somiglianza?... riprovò ad alzarsi, rimase in piedi barcollante il vestito era oramai ricoperto di sangue, e la ragazza, già pallida di natura era sbiancata ancora di più...
Do-Dominic... disse guardando a terra perdonami... fece un'amaro sorriso continuo a pensare di aver fatto un tragico errore... cos'è che ci segue...?

La ragazza chiese qualcosa.
Dominic non rispose subito. Si avvicinò al limite del raggio in cui la protezione era attiva e guardò cosa succedeva al suo esterno.
Suoni, versi furiosi di bambini capricciosi e rumori sordi di..sandali.. sembravano accompagnare gli invisibili attacchi che invano cercavano di raggiungerli.

Si avvicinò alla ragazza.

Non sforzarti a parlare, sei debole..........Siamo sotto attacco, ma non so precisamente da parte di cosa. Bambini fantasma, capricciosi e arrabbiati per qualcosa. E non posso neanche affrontarli con i miei poteri.

Aveva scelto di aspettare ancora un pò prima tentare la sorte e combattere.

dei bambini? anche lei lo era stata ne era certa.. anche se non se lo ricordava, Dominic... tu ti ricordi com'eri da bambino?... cosa desideravi di più? disse abbassandosi quasi sedendosi al limite con il ragazzo
Onee san Taskete! onegai shimas taskete!
le voci avevano ripreso e anche i colpi alla barriera

Cosa....desideravo?

Fu come se qualcosa in quell'istante lo avesse colpito in pieno cuore, infrangendo quella fredda barriera di eroismo e dovere che lo faceva apparire immune ai sentimenti.
Aveva quasi dimenticato di essere stato un bambino.......come aveva quasi dimenticato chi era in verità da quando era entrato nella Guild. Un Nightspell.
Guardò quella ragazza sofferente, apparentemente triste.
Pensò a se stesso e al suo passato.

Cosa.....desideravo?

Pensò alla sua famiglia e a quanto fosse severa e a quanto i suoi genitori fossero dediti alle formalità più assurde.
Ecco....

Affetto...

Era ciò che avrebbe voluto da loro...invece ora si ritrovava, solo, in una città lontana da quella natìa, lontano da coloro che lui stesso aveva rinnegato. In cerca, forse inconsciamente, di quell'affetto mancato.

taskete... mh disse sovra pensiero, un'altra parola che le suscitava qualcosa, nervosismo e paura, tristezza e delusione.... ri fissò il ragazzo volevi solo affetto... da chi? disse ingenuamente, per lei la famiglia non esisteva non aveva un senso logico, a dire il vero nemmeno l'affetto lo aveva, anche se lo provava per molte cose... tornò a guardare al di la dell'ombra delle fronde... non pensi che vogliano affetto?
tu perchè volevi affetto?

Scosse la testa.

Impossibile e senza senso. Quello che dici è impossibile e senza senso.
Non vedi cosa ti hanno fatto?

Già da chi voleva affetto?
Del resto ultimamente aveva anche quasi dimenticato di avere un cuore, di potere amare. Tutto ciò che contava in quel periodo era solamente la Guild.
Poteva essere...sfogo?
Poteva essere...amore...quello?
Probabilmente quella ragazza era solo stordita da ciò che le avevano fatto, e non si rendeva conto delle parole che diceva.

La verità è che non so cosa sia l'affetto.

senza senso... momentaneamente per me tutto non ha un senso, nemmeno la tua presenza qui, ragazzo disse con un filo di voce eppure ancora ci siete.. sembra un sogno... disse sorridendo sorgnona, i discorsi che faceva spesso e volentieri erano incomprensibili ad orecchio umano...
ne sei sicuro comunque?... si guardò il corpo ci sono tante forme di amore nell'universo... suppongo... forse mi volevano semplicemente morta, affianco a loro... si rigirò guardando il nulla davanti a lei, portando una mano all'altezza del volto, quasi a sfiorare la protezione che l'albero forniva... in fondo mi chiamavano sorellona..

Dominic chiuse gli occhi e abbassò la testa, rimanendo qualche istante così, poi si girò e diede le spalle alla barriera.
C'era un pizzico di..malinconia? Forse nostalgia o semplicemente anche lei cercava quell'affetto che pensava cercassero gli spiriti.

Perchè non vai con loro? Perchè non dai fine all'esistenza del tuo corpo? Se desideri tanto dare affetto a esseri che vogliono toglierti la vita per giocare, allora scusami ma credo che sia ora di dividerci. Stare qui a disprezzare la vita non rientra nella mia missione.

Non aveva mai sentito discorsi simili. Quello che provava in quel momento era un senso di rabbia crescente, soppresso solamente dall'impossibilità di fare qualcosa. Tutto ciò che era in suo potere, al momento, era rimanere a guardare l'evolversi della situazione.....che sarebbe solo peggiorata a suo avviso.

si alzò cos'è la vita? l'esistenza?... loro esistono non li senti?... tu per primo non disprezzarla.. sorrise voltando il viso derso il ragazzo ho una cosa importante da riferire... a qualcuno... credo.. ammiccò, era tanto il sangue che perdeva ma non sembrava aver dolore da nessuna parte e poi il mio corpo già non esiste... o meglio si. ma non dovrebbe sospirò tuttavia non posso ancora permettere la mia morte celebrale si rivoltò verso l'apparente solitudine certo che è strano.. disse a bassa voce siamo come in trappola... oh beh... sorrise non pensi che sia bellissima la Terra? con i suoi abitanti originali ovvio!

Io disprezzo ciò che va contro i miei principi. Attenta a ciò che dici, perchè è ancora senza senso.
Il suo tono freddo e pungente. Ci sono creature, in questo mondo, che vale la pena conoscere. E di certo non parlo solo degli umani. Ma quando il meraviglioso si trasforma in negatività allora non si può fare altro che disprezzare, e attaccare per primi prima che loro attacchino te.

Ignorò le altre domande della ragazza, perchè evidentemente vaneggiava a causa delle ferite. Sarebbe rimasto in silenzio, per permetterle di parlare. Forse il suo vaneggiare li avrebbe portati da qualche parte.
Già....quel "qualche parte" è sicuramente la perdizione.

disprezzo... ho mai disprezzato io?... ho solo avuto tanta paura... ho odiato, non disprezzato... ammesso che ci sia una sottile linea trà quei sentimenti... inclinò la testa da un lato, come se le pesasse, con lo sguardo perso nel vuoto più assoluto, sembrava come una bambola di quelle che potevano muoversi e parlare... sembrava spenta ora ovvio... che sia senza senso... sorrise ancora, aveva parlato, metteva i brividi quando faceva così, ovvio ad una persona che normalmente non aveva a che fare con fantasmi ed entità di altro genere... probabilmente il ragazzo c'era passato sopra senza problemi...
oramai dal ventre in giù il color del sangue aveva tintò ogni lembo di pelle rimasta scoperta...però spero che l'umanità trovi il tempo di capire queste cose senza senso... socchiuse gli occhi.. un'fremito un'attimo solo... un mancamento, un giramento di testa e cadde all'indietro, leggera come una piuma, si poteva pensare che cadendo non avrebbe nemmeno fatto rumore... p..prest..o..

Stai delirando....e io non posso stare qui a non far niente.

Prese un bel respiro e chiuse gli occhi per concentrarsi.
Dobbiamo proprio metterla così...ti faccio vedere come affronto i problemi.
Si avvicinò al limite della barriera, senza dire nulla.
Con una mano ne captò il limite...ne sentiva l'energia spirituale.
Immediatamente dopo aprì gli occhi e con un semplice passo fu fuori la barriera. Esposto agli spiriti.

Volete un pò di affetto? Eccomi qui pronto a darvi un bel pò di affetto!

Non sapeva cosa avrebbe ottenuto, ma non era davvero da lui arrendersi, e specialmente delirare su assurdità simili. Iniziava ad averne abbastanza della ragazza...avrebbe superato l'ostacolo che erano i fantasmi e l'avrebbe lasciata in buone mani, all'ospedale.

qualche goccia d'acqua cadde ai piedi del ragazzo qualcosa tirò la sua maglia, poco, gentilmente poi più nulla per lunghi minuti tu non vuoi. poi delle voci, parlavano la loro lingua, stranamente... sembrava quasi prenderli in giro
la ragazza non era svenuta, era semplicemente sdraiata con gli occhi socchiusi affetto... amore? cos'è poi l'amore?...

Sentì la ragazza che parlava mentre lui usciva dalla barriera.

Era li da qualche secondo e non gli era ancora successo nulla. Allora era proprio lei che volevano.
Un pensiero oscuro gli balenò in testa, quel pensiero che gli suggeriva di andarsene. Lo scacciò immediatamente, voltandosi verso la ragazza che peggiorava a vista d'occhio.

Appunto, non voglio. Non è da me stare a guardare impotente, come non è da me non riuscire ad affrontare situazioni simili. Questa volta sono costretto a chiederti come risolvere la situazione. Ne va della tua vita..

Non gli piaceva quella ragazza. Era strana e per lo più non gli piacevano i discorsi che faceva, totalmente controvento rispetto ai suoi.